Terapia insulinica: reazioni avverse

Il controllo dei valori glicemici, cui è finalizzata la terapia insulinica, può essere ottenuto attraverso regimi di somministrazione molto diversi da paziente a paziente: regimi a doppia, tripla o quadrupla somministrazione giornaliera.

Le linne-guida del trattamento insistono sulla necessità di arrivare al controllo glicemico il più rapidamente possibile,  e questo comporta in molti casi l’attuazione di regimi intensivi.

La somministrazione di insulina nei pazienti affetti da diabete mellito di tipo 1 e di tipo 2 non è priva di rischi!

Ipoglicemia

La più comune reazione avversa dell’insulinoterapia è l’ipoglicemia, ovvero bassi livelli di zuccheri (glucosio) nel sangue. I sintomi ipoglicemici si manifestano con livelli di glicemia inferiori a 60/72 mg/dl.

ipoglicemia

La mancanza di glucosio nel sangue genera uno stato di sofferenza dell’organismo, in particolare del cervello che usa il glucosio come fonte energetica primaria.

Generalmente si osservano sudorazione, fame, palpitazioni, tremore ed ansia legati principalmente al sistema nervoso autonomo. Difficoltà a concentrarsi, confusione, debolezza, sonnolenza, sensazione di calore, capogiri, visione offuscata e perdita di coscienza sono stati definiti come sintomi neurologici da glucopenia (mancanza di glucosio).

In un individuo normale, le concentrazioni plasmatiche di glucosio sono così finemente regolate che solo in rare occasioni si verifica ipoglicemia. Nel paziente diabetico in terapia insulinica intensiva (di solito nel diabete mellito insulino-dipendente o di tipo 1) l’ipoglicemia è un pericolo potenziale: quanto più intenso è lo sforzo per raggiungere una glicemia normale tanto più frequenti sono gli episodi ipoglicemici.

L’automonitoraggio glicemico (misurazione della glicemia effettuata dal paziente con appositi strumenti portatili) è perciò un elemento fondamentale nel processo di educazione dei soggetti diabetici all’autocontrollo.

Cosa fare in caso di ipoglicemia

L’ipoglicemia o i livelli di glucosio nel sangue, inferiori a 70 mg/dl, vanno trattati con l’assunzione di 15-20 g di carboidrati : 3-4 zollette di zucchero o 2-3 cucchiaini da tè di zucchero, 8-10 caramelle dure, 80-100 g di succhi di frutta o di bibite zuccherate (Coca-Cola) o 200ml di latte.

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Lipoatrofia e Lipoipertrofia

La lipoatrofia e la lipoipertrofia sono reazioni avverse meno comuni:

  • la lipoatrofia è un’anomala depressione cutanea in corrispondenza del sito di iniezione causata dalla formazione di anticorpi, con conseguente degradazione  e riduzione del grasso al sito di iniezione;
  • la lipoipertrofia consiste in un aumento della massa grassa al sito di inoculazione provocato dall’utilizzo costante nel tempo dello stesso sito per iniettare l’insulina. Questa complicazione può essere ovviata alternando le aree cutanee in cui viene effettuata l’iniezione. I pazienti dovrebbero iniettarsi l’insulina nella stessa area del corpo, per esempio la fascia addominale, per garantire costanza all’assorbimento dell’ insulina, variando però i siti di inoculazione. E’ possibile utilizzare tutta la fascia addominale ai lati dell’ombelico, mantenendosi a circa 2,5 cm di distanza da quest’ultimo.

lipoatrofia

L’arrossamento, il prurito e il gonfiore sono reazioni molto comuni all’iniezione, che in genere si risolvono in pochi giorni o  settimane. In alcuni casi queste reazioni dipendono da fattori diversi dall’insulina, come le sostanze irritanti contenute nei disinfettanti cutanei o la scarsa abilità nell’effettuare le iniezioni. Le reazioni di ipersensibilità generale all’insulina sono rare.

Qualche consiglio pratico

Alcuni metodi utili per ridurre il dolore dovuto all’iniezione:

  • L’assenza di bolle d’aria nella siringa;
  • rilassare i muscoli durante l’iniezione;
  • attendere che i disinfettanti topici a base alcolica evaporino prima di iniettare l’insulina;
  • far penetrare l’ago velocemente;
  • evitare di modificare la direzione dell’ago durante la penetrazione e l’estrazione;
  • utilizzare sempre aghi nuovi ed iniettare l’insulina a temperatura ambiente.

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