Tempo di vacanze…e di viaggi: qualche consiglio per viaggiare meglio!

Estate…vacanze…viaggi!!!

E’ questa la fisiologica associazione di idee che lampeggia nelle nostre menti allo scoccare del 21 Giugno, primo giorno d’estate.

Raggiungere mete esotiche, dove ritemprare i nostri fisici stanchi, è uno degli obiettivi delle fatiche invernali ma non sempre va tutto liscio e a volte succede che il viaggio, da evasione spensierata, può trasformarsi in un’esperienza a dir poco terrificante…

Quali sono i “pericoli” che il viaggiatore inesperto può incontrare? E come fare per superarli senza danni?

Chi viaggia si espone praticamente sempre a delle modificazioni, a volte anche piuttosto drastiche, delle sue abitudini di vita: cambiamenti ambientali (grandi altezze e clima), alimentari, mezzi di trasporto non comuni o “fastidiosi”. A questi cambiamenti si accompagnano molto spesso alcune delle più comuni patologie che affliggono i viaggiatori: disturbi da movimento (Cinetosi), disturbi nervosi per il cambiamento del fuso orario (jet lag), disturbi del circolo venoso degli arti inferiori per la prolungata posizione seduta, che caratterizza i lunghi viaggi aerei, e, soprattutto in alcuni paesi, la diarrea.

L’atto stesso di spostarsi da un luogo all’altro può essere la causa dei primi disagi di una vacanza…vediamo come fare per evitarli e far si che il viaggio sia piacevole sin dall’inizio!

Gambe gonfie nei lunghi viaggi:

Lacircola zione venosa degli arti inferiori viene normalmente favorita dalle contrazioni muscolari del camminare, o anche in posizione seduta, dai movimenti di flesso-estensione delle caviglie e del ginocchio. Nei lunghi viaggi in posizione seduta questi meccanismi favorenti il ritorno venoso vengono a mancare e si verificano quei fastidiosi gonfiori alle caviglie e alle gambe che tutti conosciamo.

In questi casi si consiglia di bere molta acqua, fare frequenti movimenti di flessione delle caviglie e delle ginocchia e camminare, quando possibile, lungo i corridoi. Anche l’uso di calze elastiche durante il viaggio può essere utile sia per prevenire fastidiosi gonfiori sia per prevenire le complicanze venose dei soggetti a rischio (trombosi).

Chinetosi:

La Chinetosi, o “mal di moto”, è il disturbo più comune di chi viaggia, specie in auto o in pullman. Quando è lieve può essere prevenuta e trattata efficacemente con farmaci di uso comune come il dimenidrinato (Travelgum®, Xamamina®), ma può presentarsi anche in forma più pesante con vomito e forte malessere generale. In questi casi il farmaco più utile è la scopolamina (Transcop®), in Italia disonibile solo come prodotto transdermico (cerotto), che va applicato sulla cute dietro l’orecchio.

Esistono in commercio anche dei polsini elastici che basano la loro efficacia anticinetosi rifacendosi alla medicina cinese, secondo la quale stimolando il punto P6 dell’agopuntura, si interromperebbero nausea e vomito. Questo punto si trova 2-3 dita dalla piega del polso, e la stimolazione avviene grazie ad un bottone di plastica posto all’interno del polsino.

Il mal di moto è un disturbo comunque transitorio e non patologico che si può prevenire mettendo in pratica alcune semplici norme comportamentali:

  • evitare i posti posteriori e guardare in avanti;
  • non leggere;
  • non giocare con il telefonino o con i videogiochi;
  • mangiare cibi asciutti e facilmente digeribili;
  • non bere bevande alcoliche, gassate, succhi di frutta;
  • arieggiare l’abitacolo;
  • assicurarsi che il conducente abbia una guida dolce;
  • se possibile fare delle soste e camminare un pò.

Jet Lag:

Il Jet Lag, o “mal di fuso”, è un disturbo dovuto ad un’alterazione del ritmo fisiologico del sonno per un rapido cambiamento di fuso orario, soprattutto quando si viaggia verso Est.

Per quanto possibile alcuni accorgimenti possono attenuare l’irritabilità, l’astenia e la perdita di concentrazione causate da questo fenomeno: svolgere attività alla luce del sole, fare qualche breve dormita per recuperare il sonno perso, non bere alcolici e, ovviamente, adottare il prima possibile i ritmi del paese di destinazione.

Per riadattare i propri ritmi biologici spesso viene utilizzata la melatonina, alle dosi di 2-3 mg per notte (e ripetendo l’assunzione per i 4-5 giorni successivi), ma alcuni studi scientifici (pur confermando la sua efficacia nel trattamento di alcuni casi di insonnia) hanno sollevato dubbi sulla sua effettiva efficacia in questo caso.

Chi ben comincia…potrà godersi in tutta tranquillità la propria vacanza!

….ma i consigli non finiscono qui!

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