L’Omeopatia diventa disciplina ufficiale!
L’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), in linea con le leggi comunitarie vigenti, si appresta a riconoscere l’ufficialità, dal punto di vista farmacologico, di più di 30 mila prodotti omeopatici!
Questo importante e storico passo, che fa uscire dalla clandestinità un settore finora non sufficientemente regolato, ha lo scopo di “tutelare appieno la salute dei cittadini” sulla sicurezza dei farmaci omeopatici.
L’acquisizione dello status di medicinale per i prodotti omeopatici li sottopone, ai fini della registrazione, alle stesse regole in vigore, in Italia, per tutti i medicinali:
“Garantire a tutti i cittadini di avere a disposizione medicinali di cui sia verificata la qualità e sicurezza-spiega una nota dell’Agenzia-ed erogare gratuitamente terapie di dimostrata efficacia nella cura di potologie gravi e croniche, costituisce obiettivo prioritario per l’Agenzia Italiana del Farmaco. E’ in tale ottica che l’Agenzia vincola la registrazione in Italia di tutti i prodotti medicinali, indipendentemente dal ruolo terapeutico ad essi attribuito, alla presentazione di un dossier che dimostri il possesso di rigorosi requisiti di qualità e sicurezza“.
Sono più di 11 milioni gli italiani che fanno uso di prodotti omeopatici, in molti casi senza avere chiare le modalità di assunzione (non c’è un bugiardino a dare queste informazioni), ma affidandosi al sentito dire o al consiglio di un amico.
In diversi Paesi la medicina omeopatica è stata inserita nei servizi sanitari pubblici, insegnata all’università ed in parte anche rimborsata. In Italia solo la regione Toscana ha riconosciuto l’omeopatia, l’ha inserita nei livelli essenziali di assistenza, l’ha resa disponibile negli ambulatori di ASL e presto anche nell’Ospedale di Medicina Integrata di Pitignano (Grosseto) che sarà il primo Ospedale al mondo a dotarsi di medici omeopati strutturati nell’organico dell’ospedale.
E’ impossibile pensare di ignorare queste realtà, licenziando l’omeopatia come semplice effetto placebo, non solo per l’elevato numero di richieste di tali prodotti ma anche e soprattutto per dare garanzie di sicurezza ad una scelta terapeutica che rappresenta una risorsa in più per il paziente. E’ giusto quindi stabilire dei vincoli normativi chiari a livello nazionale!
Se l’omoepatico diventa farmaco, lo posso detrarre?
Dal momento del suo riconoscimento come medicinale, anche il prodotto omeopatico può essere rimborsato! Analogamente ai medicinali acquistabili senza ricetta medica, anche per gli omeopatici (dopo approvazione dell’AIFA), sia che vengano acquistati senza ricetta medica che presentando la prescrizione da parte di un medico omeopata, occorre conservare gli scontrini fiscali “parlanti” da allegare ad un’autocertificazione da sottoscrivere al momento della dichiarazione dei redditi.
Perciò quando andiamo in farmacia ad acquistare un prodotto omeopatico presentiamo la Tessera Sanitaria!
Era ora,credo molto nell’omeopatia e spero sia riconosciuta subito.
Complimenti alla Regione Toscana per il suo grande impegno.
Alvaro.
Sono daccordo, una regione al passo con i tempi! 🙂
A presto Alvaro e grazie per il commento!
Secondo delle fonti però saranno esentati dalla dimostrazione di efficacia, il che non ispira per nulla fiducia…
Mi permetto di fare i complimenti per il sito molto bello e completo.
Fonti:
http://medbunker.blogspot.com/2012/07/riconosciuta-lomeopatia-no-non-proprio.html
Grazie per i complimenti MisterDarwin.