Avrete certamente notato come ultimamente i nostri portafogli si stiano riempiendo sempre più di tessere (e svuotando di moneta…ma questo è un altro conto!): carte di credito, postamat, tessere per la raccolta punti (che ormai sono rilasciate da ogni attività commerciale, dal benzinaio alla libreria), abbonamenti…
Il miraggio di un risparmio conveniente ci porta quasi giornalmente a sottoscrivere tessere che infiliamo con distrazione nel “mazzo”…magari dimenticandocene nel giro di una settimana. Non stupisce, quindi, che, alla richiesta della Tessera Sanitaria, molti restino interdetti a pensare: “..e questa quando l’ho fatta??? Chissà se ce l’ho dietro? Guarda come adesso non posso avere lo sconto perchè non la trovo!“…
Che cos’è la Tessera Sanitaria?
“La Tessera Sanitaria è una tessera personale che sostituisce il tesserino del codice fiscale per tutti i cittadini italiani aventi diritto alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale. La Tessera contiene, oltre ai dati anagrafici ed assistenziali, anche il codice fiscale, sia su banda magnetica che in formato a barre (bar-code), è valida sull’intero territorio nazionale e permette di ottenere servizi sanitari anche nei Paesi dell’Unione Europea, in sostituzione del modello cartaceo E111.” (fonte: sito del Ministero della Salute).
Perché in farmacia è richiesta la Tessera Sanitaria?
Dal 1 Gennaio del 2008 è entrata in vigore la norma contenuta nella legge 296/2006 (legge finanziaria 2007) che prevede l’obbligo di emissione di scontrino fiscale “parlante” per la certificazione dell’acquisto dei medicinali, da utilizzare ai fini della detrazione Irpef.
“Parlante” vuol dire che sullo scontrino devono essere riportati: il codice fiscale dell’acquirente, la tipologia e la quantità dei medicinali comprati o la quota di ticket laddove previsto.
Per il rilascio dello “scontino parlante” bisogna avere con sè, al momento dell’acquisto, la propria Tessera Sanitaria, oppure si può comunicare il proprio codice fiscale. La Tessera Sanitaria, infatti, permette, attraverso la lettura immediata del codice fiscale ed il suo trasferimento sullo scontrino, di certificare che si tratta di un medicinale per uso proprio.
Tale norma, ben lungi dall’essere una richiesta personale del farmacista (è il cittadino che ha l’obbligo di presentarsi in farmacia con la Tessera Sanitaria), è stata voluta al fine di garantire che non vi fossero abusi nella deduzione o detrazione fiscale degli importi!
Senza TS il farmacista, essendo comunque tenuto a trascrivere il codice fiscale sullo scontrino, sarà costretto a farlo a mano, impiegando più tempo, pertanto averla con sè consente di ridurre i tempi burocratici e di smaltire più velocemente le file che spesso si formano in farmacia e che creano solo disagio…ai clienti stessi!
Per altro, il 50% di chi si presenta in farmacia, acquista medicinali per conto di altri: per i propri familiari o , nel caso delle badanti, per gli anziani, che rappresentano la categoria che consuma più farmaci in assoluto, o per i non autosufficienti.
Cosa fare se non si è in possesso della TS o se ci si presenta per conto di altri con la necessità di acquistare un farmaco?
In questi casi è possibile risalire al codice fiscale dell’assistito, inserendo i dati anagrafici dello stesso (Nome, Cognome, Data e Luogo di nascita). Per assicurare un servizio più veloce e più preciso resta comunque la necessità di portare sempre con sè la TS del destinatario dei medicinali.
Come detrarre le spese sui farmaci.
Ogni anno, dalla dichiarazione dei redditi, si possono detrarre le spese sanitarie sostenute per l’acquisto dei medicinali non rimborsabili o per il pagamento del ticket di quelli mutuabili.
Per prima cosa, ai fini della detrazione fiscale dei farmaci con obbligo di ricetta, è fondamentale conservare l’impegnativa del medico. Se questa è stata ritirata dalla farmacia al momento dell’acquisto (ricetta non ripetibile), allora bisogna metterne da parte la fotocopia. Insieme alla ricetta deve essere conservato lo scontrino fiscale “parlante” della farmacia.
Per quanto riguarda i farmaci da banco (cioè senza obbligo di ricetta), se sono stati acquistati con la prescrizione medica, per avere la detrazione, è sufficiente allegare alla ricetta lo scontrino fiscale “parlante”. In caso contrario si deve compilare una dichiarazione sostitutiva di atto notorio in carta semplice che testimoni la necessità di questi farmaci per l’assistito. L’autocertificazione è unica per tutti i farmaci acquistati in un anno, da ogni persona che appartiene al nucleo familiare del contribuente.
In cosa consiste la detrazione?
E’ possibile detrarre, ovvero scalare dalle tasse versate, il 19% delle spese sostenute per cure mediche e per l’assistenza sanitaria, calcolate sul reddito annuo. Ma attenzione! La detrazione è applicata solo a somme eccedenti 129,11 euro!
Detto questo, la prossima volta che il farmacista vi chiederà la Tessera Sanitaria, saprete che non è obbligatoria per avere il farmaco, tantomeno serve per usufruire di uno sconto sull’acquisto…è solo un mezzo per certificare l’uso personale dei farmaci acquistati e per ottenere uno “sconto” dalle tasse…insomma un ulteriore passaggio burocratico che complica, piuttosto che semplificare, il nostro diritto all’assistenza sanitaria!
un articolo davvero esaustivo su cos’è questa benedetta tessera sanitaria.
Sapevo della sua importanza ai fini della detrazione dei farmaci, cosa non da sottovalutare in questo periodo in cui effettuare delle spese con il lunicino ci porta a risparmiare qualcosa anche sulla nostra salute.
Grazie per l’esaustiva descrizione, credo sia la migliore in Italia presente in rete.
Ottimo lavoro 😉
Non posso far altro che aggiungere complimenti per l’articolo.
Alvaro.
Salve,innanzittutto mi complimento per la completezza dell’articolo.
Mi è però rimasto un dubbio: il farmacista è obbligato a richiedere l’esibizione della tessera sanitaria o del comunque il codice fiscale? Se il paziente ci si ricorda (come è successo a me) di non aver esibito la TS dopo la stampa dello scontrino, di chi è la colpa secondo la legge? Io alla farmacista ho chiesto la cortesia di inserire lei il cf a mano, visto che mi ero dimenticata di darle la TS, ma lei stizzita mi ha detto che era ormai impossibile inserire dati sullo scontrino.
Sonia
@Mirko, Alvaro: …ed io non posso far altro che ringraziarvi per la “fedeltà” e per i complimenti! 😉 a presto!
@Sonia: Ciao Sonia! IlBugiardino ti da il benvenuto 🙂
Dal 1° Gennaio 2008 non è più possibile trascrivere a penna il codice fiscale del cliente sullo scontrino ai fini della detrazione, quindi questo deve essere inserito tramite lettura ottica o digitato direttamente dalla tastiera del pc di cassa PRIMA di battere lo scontrino! Diciamo che il farmacista, conoscendo bene questa procedura, dovrebbe avvisare il cliente e richiedere la Tessera Sanitaria, ma è il cliente il diretto interessato, perchè è lui che, in questo modo, ha la possibilità di detrarre la spesa…quindi, dato che la legge è in vigore da più di un anno, non è giusto prendersela con il farmacista…che è cmq tenuto a ricordarla! Grazie per il commento e buona lettura! a presto 🙂
Vorrei ricordare a tutti che è compito del cliente esibire la ts, perchè è interesse di chi fà il 730 a far si che le cose quadrino bene!!ci mancherebbe solo che il farmacista si metta anche a fare il commercialista e poi???vi immaginate ogni 5 minuti “scusi signora lei fa il 730?mi può passare la tessera?”ma non scherziamo!!
Ciao Antonello, benvenuto su IlBugiardino e grazie per il commento!
Come ho già precisato nell’articolo (e come ricordi anche tu), è solo interesse del cliente richiedere lo scontrino parlante, da utilizzare poi al momento della Denuncia dei Redditi. Pertanto, se questo non avviene, è assurdo prendersela col farmacista…anche perchè “la legge non ammette ignoranza” e questa disposizione è in vigore da più di un anno!
Tuttavia, capisco che a volte si possa dimenticare di esibire la tessera sanitaria, perchè sovrappensiero, si sta parlando o per una qualsiasi altra ragione…e a me, che lo faccio tutti i giorni, non costa nulla ricordarlo al cliente…poi ognuno si comporta come meglio crede, di fatto il farmacista non è obbligato a “fare il commercialista”!
Spero continuerai a seguirci!
A presto, ciao
Catia
scusate dove posso chiedere la tessera sanitaria del mio compagno ,sono stata in altri siti ma vogliono tutta una documentazione tutto questo nn sono provvista dato che il mio compagno si trova all’estero x lavoro e i documenti li porta con se mi potete aiutare x favore grazie
ho letto l’articolo, perché mi è accaduto proprio oggi ciò che sto per raccontare molto brevemente.. vado in farmacia chiedo, mi viene dato, mi viene chiesta la TS dico di non averla e lei estrae qualcosa dal taschino lo passa sotto il lettore ottico e poi mi da lo scontrino…. mi chiedevo cosa e successo??? E’ tutto regolare
Ciao Stefano, grazie per aver condiviso la tua esperienza con la tessera sanitaria. Molto strano ciò che ti è successo, secondo me non credo fosse regolare, e la prossima volta chiedi spiegazioni.
Finalmente un articolo chiaro sull’argomento! Ho solo una domanda se acquisto un farmaco ed uso la mia tessera sanitaria al momento delle detrazioni sarà visibile da qualche parte di che tipo di farmaco si tratta? Sono ignorante in materia ma siccome sono studentessa e vivo con la mia famiglia, quindi non ho un reddito personale ecc, vorrei sapere se c’è o meno ‘privacy’! Grazie in anticipo
Buongiorno a tutti!
Rispondendo a Stefano credo che abbia passato un altra tessera sanitaria, la prossima volta controlla lo scontrino.
Ieri pomeriggio sono andata in farmacia per acquistare dei farmaci non avendo la tessera sanitaria di mia suocera ho consegnato il suo codice fiscale e mi sono accorta che nello scontrino c’era un altro codice fiscale.
Aspetto le 16 per ritornare in farmacia e chiedere chiarimenti in merito.
Grazie per aver condiviso la tua esperienza personale!