-“…eeeetcciùùù!”
-“salute!!” …un augurio che dovremmo rivolgere a noi stessi, prima che all’ artefice di questa liberatoria emissione di…virus!
Il virus dell’influenza, infatti, si trasmette facilmente per via aerea, attraverso le goccioline emesse con lo starnuto, la tosse o anche semplicemente parlando vicino ad un’ altra persona. La trasmissione può avvenire anche indirettamente attraverso il contatto con mani contaminate da secrezioni respiratorie (saliva o muco).
L’ influenza ha un periodo di incubazione ( l’intervallo di tempo che va dal momento dell’ infezione alla comparsa dei sintomi) di 1-4 giorni, durante il quale si è già contagiosi, per cui il virus può essere trasmesso anche da persone apparentemente sane! Ma l’ infettività si prolunga anche per 3-5 giorni dalla comparsa dei sintomi.
Il virus influenzale, che resiste molto bene nell’ ambiente esterno in situazioni di bassa temperatura (inferiore ai 5°C) e bassa umidità, si diffonde facilmente negli ambienti chiusi e affollati. Tali condizioni climatiche e sociali sono caratteristiche dell’ inverno e questo spiega l’ insorgenza stagionale dei focolai influenzali, invece che essere uniformi durante tutto l’ anno.
Misure igieniche di prevenzione
Una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie può giocare un ruolo importante nel limitare la diffusione dell’ influenza. Lavare spesso le mani, coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce e restare in casa in caso di malattie respiratorie febbrili, sono misure raccomandate per ridurre la diffusione del virus influenzale così come di altri agenti infettivi. Inoltre condurre uno stile di vita sano, contribuisce a potenziare le difese del sistema immunitario:
- garantire un apporto alimentare sufficiente di vitamine;
- praticare una costante attività sportiva anche d’ inverno;
- evitare di surriscaldare troppo gli ambienti in cui si vive o si lavora e mantenere un idoneo grado di umidità;
- bere molti liquidi.
Come si manifesta l’ influenza?
I sintomi dell’influenza sono comuni a molte altre malattie.
Per questo motivo, spesso, vengono impropriamente etichettate come “influenza” diverse affezioni delle prime vie respiratorie, sia di natura batterica che virale, che possono presentarsi con sintomi molto simili. Inoltre nello stesso periodo dell’anno in cui la circolazione del virus dell’influenza è massima ( in Italia solitamente da dicembre a marzo) possono contemporaneamente circolare molti altri virus che provocano affezioni del tutto indistinguibili, dal punto di vista clinico, dall’influenza, le cosiddette sindromi parainfluenzali. E’ perciò il quadro d’insieme ad aumentare l’attendibilità della diagnosi clinica:
- Esordio brusco ed improvviso con febbre alta, spesso superiore ai 38° della durata di 3-4 giorni;
- forti brividi e sudorazione;
- mal di testa;
- dolori osteomuscolari;
- malessere generale accompagnato da spossatezza ed affaticamento;
- naso chiuso;
- mal di gola e tosse;
- congiuntivite;
- senso di costrizione al petto e dolori durante la respirazione;
- nei bambini ed anche negli anziani si possono osservare anche vomito e diarrea, oltre ad uno stato di debolezza.
Tuttavia è possibile non avere sempre l’insieme dei sintomi sopra descritti, tanto che l’influenza può manifestarsi anche in altri modi, come lievi malattie respiratorie senza febbre (sintomi del tutto simili ad un raffreddore comune) o uno stato generale di malessere e spossatezza con scarsi sintomi respiratori.
La diagnosi di certezza si può fare solo con l’isolamento del virus da colture cellulari di tamponi naso-faringei o attraverso rapidi test eseguibili in laboratorio.
La maggior parte delle persone che contrae l’influenza recupera in una o due settimane, ma i soggetti più fragili possono sviluppare complicazioni pericolose. Le complicazioni dell’influenza vanno dalle polmoniti batteriche, bronchiti, sinusiti, alla disidratazione, al peggioramento di malattie preesistenti (ad esempio malattie croniche dell’apparato cardiovascolare o respiratorio), alle otiti (queste ultime soprattutto nei bambini).
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