Se in autunno dobbiamo fare i conti con i primi raffreddori, se inverno è sinonimo di influenza e le allergie sono il nostro tormento primaverile, d’estate il nemico da combattere è la zanzara!
Incubo delle serate in giardino e delle notti insonni, questo piccolo insetto “succhiasangue”, ci regala ogni anno (a chi più a chi meno) antiestetiche e dolorose punture, che a volte non sappiamo bene come trattare.
Ma le zanzare non sono gli unici insetti rovina-vacanze, perché a minacciare la nostra serenità e, in alcuni casi, anche la nostra salute ci sono altri animali che, in estate, danno loro manforte: api, vespe, calabroni, tafani, meduse, zecche!
Come difenderci? Ma soprattutto come trattare le loro punture?
Punture di Zanzare: cosa fare e come proteggersi
L’importanza delle zanzare, dal punto di vista medico-sanitario (in particolare nelle regioni tropicali della Terra), riguarda l’esistenza di specie responsabili della trasmissione di malattie, a carico dell’uomo o di animali!
Questi insetti, infatti, sono vettori (trasportatori) di agenti patogeni, quali virus e protozoi, che entrando in contatto con l’uomo, danno luogo a malattie di larga diffusione e di elevatà gravità quali Malaria, Dengue, West Nile Virus, ecc.
In Europa, tuttavia, il rischio associato alla puntura di zanzara, per l’uomo, è legato soprattutto il fastidio che questi insetti provocano.
- SINTOMI:
la puntura di zanzara non è particolarmente dannosa di per sè, quello che provoca la vera reazione allergica è la saliva immessa prima della suzione del sangue. La saliva ha funzione anticoagulante e anestetizzante ma soprattutto provoca un effetto rubefacente (arrossamento), in quanto stimola un aumento del flusso sanguigno nel capillare “punto”. La reazione allergica si manifesta sottoforma di irritazione cutanea di gravità variabile secondo il grado di sensibilità dell’individuo.
- CHE COSA FARE:
per ridurre l’infiammazione può essere utile applicare dell’acqua fredda o del ghiaccio (avvolto in un fazzoletto!), e se il gonfiore e il prurito sono molto fastidiosi, è consigliabile applicare sulla zona della puntura una pomata a base di idrocortisone (Foille insetti, Lanacort, Lenirit).
L’uso di ammoniaca è molto diffuso, in particolare nel trattamento del prurito, ma attenzione, perchè l’ammoniaca è ustionante e, se non opportunamente diluita, può provocare irritazioni locali di un certo rilievo.
- CHE COSA NON FARE:
evitare di grattarsi: si potrebbero provocare infezioni!
- COME PROTEGGERSI:
il primo accorgimento utile è quello di usare camicie di colore chiaro a maniche lunghe, pantaloni lunghi e scarpe chiuse, soprattutto al crepuscolo e nelle ore notturne, quando la zanzara è più attiva…facile a dirsi , ma quando sono 33°C all’ombra?..
E’ possibile allora utilizzare repellenti topici: il più efficace di questi è il DEET (N,N-Dietil-m-toluamide) che non respinge solo le zanzare ma anche moscerini, tafani e zecche (non respinge però gli insetti a pungiglione quali api e vespe).
Il DEET (Off, Zanzarella) è efficace per 4-6 ore, ma è bene evitare il contatto con gli occhi e le ferite aperte.
Olii essenziali a base di citronella, limone e geranio possono essere usati in lozioni o spray che, però, evaporano rapidamente e sono efficaci per circa 40 minuti-un’ora.
In alternativa, possiamo trovare in commercio tutta una serie di dispositivi antizanzara, più o meno efficaci, adattabili ad ogni nostra esigenza: dai fornelletti elettrici a piastre ai braccialetti repellenti, dagli apparecchi ad ultrasuoni alle salviettine imbevute…chi più ne ha più ne metta!!!
Attenzione però a non esagerare, i repellenti sono sostanze potenzialmente tossiche anche per noi!
Nel prossimo post ci occuperemo degli accorgimenti da adottare in caso di puntura di altri insetti o animali…nel frattempo se avete domande da porci saremo ben lieti di rispondere! Buona estate!