Emorroidi: tra cure farmaceutiche, chirurgia e rimedi naturali

Disturbo tra i più diffusi nella società contemporanea, in costante crescita anche tra la popolazione più giovane, le emorroidi rappresentano un problema debilitante a livello sociale e persino lavorativo, al quale molti credono di trovare soluzione affidandosi a consigli di amici, conoscenti o fantomatici specialisti, finendo invece con l’incorrere talvolta in aggravanti del caso, da cui discende apparentemente un unico rimedio: l’intervento chirurgico.

Conoscere più approfonditamente cosa siano e da cosa derivino le emorroidi può invece rappresentare un utile strumento per affrontare consapevolmente questo fastidioso e imbarazzante problema, individuare le cure più efficaci in relazione al nostro caso specifico con una predilezione per quelle che non comportino potenziali rischi o effetti collaterali, più o meno importanti.

Va anzitutto precisato che l’impiego del termine “emorroidi” usato per indicare una condizione patologica è, a livello scientifico, improprio: le emorroidi sono infatti delle strutture vascolari fisiologicamente presenti all’interno del canale anale, impegnate nelle operazioni di evacuazione e continenza di feci, liquidi e gas, che in condizioni normali non vengono affatto avvertite dall’individuo.

emorroidi rimedi naturali

Varie concause, di cui ci occuperemo a breve, ne possono però determinare l’infiammazione, la quale a sua volta dà luogo ai fastidiosi disturbi che ben conosciamo e che, dati statistici alla mano, il 40% della popolazione prova almeno una volta nella vita!

Ecco allora che, se di infiammazione si tratta, sarebbe più corretto l’impiego della locuzione “malattia emorroidaria” anche se noi stessi, per comodità, ci avvarremo del più diffuso termine emorroidi.

Ciò detto, cosa può provocare l’ingrossamento di questi cuscinetti, la loro infiammazione e, quindi, il prurito e nei casi più gravi il dolore a essa associato, spesso accompagnato da sanguinamento e perdite di muco dall’ano?

Generalmente è difficile ricondurre la malattia emorroidale a una causa esclusiva, mentre più fattori possono concorrere al deterioramento della mucosa anale, cui sono ancorati i cuscinetti emorroidari, così da favorirne il prolasso, specie in occasione di particolari sollecitazioni quali il sollevamento di carichi eccessivi o la pratica del sesso anale.

Di per sé ambedue questi comportamenti non sono compromissivi per le emorroidi, ma lo diventano quando il contesto in cui agiscono è già debilitato: come ad esempio un banale raffreddore il quale, facilmente superato da un soggetto sano, in un individuo sofferente si trasforma invece in bronchite…

Un corretto approccio terapeutico dovrà allora individuare il complesso di cause, che portano al deterioramento della mucosa, e intervenire su di esse.

Come anticipato, la malattia emorroidaria è oggi particolarmente diffusa in special modo tra le società occidentalizzate. Questo perché alla sua origine sono stati individuati una molteplicità di fattori, caratteristici del nostro stile di vita:

  • scorrette abitudini alimentari
  • una dieta povera di fibre
  • eccessiva sedentarietà
  • eccessivo stress
  • abuso di alcol e fumo

A questi si associano altre concause rilevanti secondo la predisposizione del singolo individuo (problemi circolatori e/o intestinali), comunque spesso associati alle problematiche alimentari e alla mancanza di attività fisica già anticipate, ovvero a sue specifiche condizioni (come nel caso delle donne in gravidanza, particolarmente soggette a questa problematica a causa della pressione del feto sull’utero).

Da queste considerazioni risulta facile comprendere come l’impiego di farmaci per il trattamento topico delle emorroidi, che può certamente risultare di sollievo per il dolore specialmente nel caso di prolassi superiori al 1° grado (individuato come il più basso nella classificazione medica della malattia), risulti in realtà inefficace nel determinare la sua risoluzione.

Infatti i tradizionali medicinali da banco, siano essi creme o pomate ampiamente diffuse e dai nomi più o meno fantasiosi, non fanno altro che sollevarci dal fastidio, senza però andare a curarne la causa, così che ciclicamente il problema torna a ripresentarsi, con frequenza addirittura crescente data l’assuefazione del corpo al medicinale stesso.

A base per lo più cortisonica, i farmaci topici possono inoltre determinare l’insorgenza di spiacevoli effetti collaterali non soltanto se impiegati in maniera prolungata, come viene evidenziato nei loro stessi bugiardini, ma anche in occasione di una singola applicazione qualora il soggetto presenti una cute particolarmente sensibile ovvero intollerante a uno o più dei loro composti.

Purtroppo, di fronte al ripetersi della malattia emorroidale per l’incapacità dei farmaci di contrastarla, molte persone si arrendono all’intervento chirurgico, considerandolo l’unica spiaggia per risolvere definitivamente il proprio problema.

È vero che le metodiche chirurgiche, più dolorose e dalla lunga convalescenza come la emorroidectomia di Milligan Morgan o più rapide come la prolassectomia di Antonio Longo, riescono a sanare definitivamente il prolasso emorroidale, tuttavia ci costringono in ogni caso a sottoporci a un’operazione invasiva e, a discapito della diversità di grado, comunque mai del tutto indolore.

Eppure la ricerca scientifica ci testimonia che il 95% dei casi di emmoroidi potrebbe essere trattato efficacemente e in maniera risolutiva senza la necessità di ricorrere ad un’operazione chirurgica.

…Semplicemente impostando uno stile di vita più sano, con un incremento dell’assunzione di fibre durante la nostra alimentazione quotidiana e la pratica di una moderata attività fisica, abbinato a degli appositi rimedi naturali (per la loro stessa origine del tutto privi di effetti collaterali), che favoriscano la ritrovata salute della nostra membrana emorroidale così che, anche in caso di successive sollecitazioni, essa possa continuare a svolgere efficacemente la propria funzione senza incorrere in infiammazioni e prolassi.

Utili durante la manifestazione della malattia emorroidale, le cure fitoterapiche, proprio perché agiscono in perfetta sinergia con l’organismo, possono essere intraprese anche in funzione preventiva, rivelandosi particolarmente efficaci per contrastare il possibile insorgere delle emorroidi.

In occorrenza di un episodio di malattia emorroidale, più o meno pruriginoso o doloroso, il consiglio in tutti i casi è quello di non vergognarsene e di non lasciar correre il problema, ma affrontarlo immediatamente così che possa essere risolto nel più breve tempo possibile, senza ripercussioni sulla nostra serenità e la qualità della nostra vita.

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