Patch test per la diagnosi della dermatite allergica da contatto

La dermatite allergica da contatto è una reazione immunitaria molto diffusa. Il patch test rappresenta una delle procedure diagnostiche più efficaci per riconoscerla. Capire il funzionamento del patch test è fondamentale in quanto, come sarà possibile vedere dalle prossime righe, la collaborazione del paziente è essenziale per la buona riuscita dell’esame e per la lettura del risultato.

Abbiamo preparato un indice con gli argomenti del post per aiutarvi a scegliere quello per voi più interessante e che può darvi modo di comprendere meglio il funzionamento del patch test.

Indice

Cos’è la dermatite allergica da contatto?

patch test

La dermatite allergica da contatto – da distinguere dalla dermatite atopica, che è causata da un’eccessiva reattività di alcune cellule e che non ha nulla a che fare con il sistema immunitario – è una reazione infiammatoria che si sviluppa quando la pelle viene a contatto con delle sostanze alle quali il paziente è allergico.

Queste sostanze possono essere componenti di cosmetici – il nichel per esempio – pomate antibiotiche, guanti di gomma, alimenti, fibre naturali. La dermatite allergica è una condizione clinica molto comune, ma le reazioni specifiche alle singole sostanze variano di caso in caso.

Cos’è il patch test?

Il patch test è uno strumento diagnostico privo di sostanziali effetti collateriali e scelto per consentire al vostro medico di diagnosticare se siete allergici a sostanze che possono provocare dermatiti da contatto. Importante è specificare che il patch test identifica la causa della dermatite da contatto di origine allergica e non ha nulla a che fare con la diagnosi di dermatite di origine irritativa.

Come funziona il patch test?

Il funzionamento del patch test si basa sul contatto tra la pelle del paziente e alcune sostanze – dette apteni – potenzialmente allergizzanti e proposte in quantità così esigue da scongiurare qualsiasi rischio per la salute. Le suddette sostanze sono contenute in dischetti che vengono applicati sulla schiena del paziente e che devono essere ivi mantenuti facendo attenzione a non entrare in contatto con l’acqua.

Per evitare che la sudorazione possa compromettere la lettura del risultato si tende a evitare di eseguire il patch test durante i mesi estivi.

Quando va rimosso il patch test?

Il patch-test va rimosso 48-72 ore dopo l’applicazione sulla schiena. Se il paziente è allergico ad una o più delle sostanze contenute nel cerotto, la reazione si manterrà nelle 24-48 ore successive.

Come funziona il post rimozione?

Nel corso delle visite successive alla rimozione dei dischetti il medico valuterà l’area del corpo interessata dal test per rilevare un’eventuale reazione allergica. Ci si può trovare davanti a rash, edemi o arrossamenti e non è automatico parlare di reazioni di natura allergica.

Vi sono particolari precauzioni da rispettare durante il periodo di applicazione sulla pelle del patch test?
Come già ricordato, durante le ore di applicazione del patch test bisogna fare attenzione a non bagnare né il cerotto né l’area circostante, infatti se il cerotto si inumidisce si può staccare e le sostanze ivi contenute perdere il contatto con la pelle. Per la stessa ragione è preferibile evitare l’esposizione prolungata al sole e ogni attività fisica intensa, perché il sudore può inumidire il cerotto.

Durante i giorni del patch test è meglio evitare d’indossare il reggiseno ed è opportuno scegliere indumenti di cotone (sconsigliati quelli elasticizzati e sintetici).

Che cosa si deve fare in caso di prurito durante il patch test?

In caso di prurito durante i giorni del patch test è fondamentale evitare di grattarsi, così da non irritare la pelle e da non rendere difficile l’interpretazione del risultato finale da parte del medico. Cosa succede se si risulta allergici ad una o più sostanze contenute nel test?
In caso di patch test positivo sarà il medico a fornire tutte le informazioni utili per evitare il contatto con le sostanze allergizzanti presenti nel vostro ambiente quotidiano. In caso di allergia al nichel sarà opportuno mettere a punto anche un percorso alimentare ad hoc, escludendo determinati alimenti dalla dieta quotidiana.

Si può guarire da un’allergia?

Si può certamente guarire dalla attuale dermatite; tuttavia, ulteriori contatti con le sostanze a cui si è allergici possono essere causa di ricaduta e vanno pertanto accuratamente evitati. Allo stato attuale non sono presenti protocolli vaccinali definitivi che possono aiutare a ottenere miglioramento o guarigione definitiva della malattia.

Il patch test ha delle controindicazioni?

Sindrome da cute infiammata (dorso infiammato) è uno stato di iperattività indotto da dermatiti su altre parti del corpo o da una forte reazione positiva al test. Pertanto i risultati del test devono essere valutati attentamente in pazienti con risultati di patch test multipli, positivi, concomitanti.

Per determinare quali sono le reazioni falso positive, può essere necessario fare un altro test in data successiva.
Esiste un rischio cancerogeno potenziale, data la presenza di solfato di nichel, di bicromato potassico, di cloruro di cobalto, di resine epossidiche e mix di tiuram. Comunque, dato il basso contenuto di allergene ed il breve periodo di contatto (48 ore), non c’è ragione di allarmarsi.

Con il patch test si può verificare sensibilizzazione ad una sostanza contenuta nel pannello. Una reazione al test che si verifichi dopo 10 giorni dall’applicazione può essere indice di sensibilizzazione da contatto.

Bisogna evitare un’eccessiva sudorazione e l’esposizione al sole della parte interessata al test. Il test deve essere applicato solo su cute sana, ossia senza acne, cicatrici, dermatiti o ogni altra situazione che possa interferire con i risultati del test. Se si sviluppa una reazione grave al patch test il paziente può essere trattato con un corticosteroide topico o, in casi rari, con un corticosteroide sistemico.

Interazioni con altri farmaci

Dato che gli steroidi possono annullare una reazione positiva al test, l’uso di steroidi topici sul sito ove si vuole eseguire il test o di steroidi orali (equivalente a 10 mg di predinisolone) va sospeso per almeno due settimane prima del test.

Gravidanza e allattamento

Non sono stati condotti studi sulla riproduzione con il patch test. Si raccomanda quindi di non applicare il test sulla cute di donne in gravidanza. Non sono stati eseguiti studi per valutare l’assorbimento degli allergeni inclusi nel patch test in donne che allattano. Effetti sulla capacità di guidare e sull’uso di macchine: Non pertinente.

Cosa contengono i pannelli del patch test?

Adesso è arrivato il momento di specificare quali sostanze contengono i pannelli del patch test:

Pannello 1

  • Disperso Rosso
  • Disperso Giallo
  • Disperso Blu
  • Bianco di Vaselina
  • Fenilisopropil
  • p-Fenilendiamina 0,1%
  • Colofonia
  • Nichel solfato
  • Cobalto cloruro
  • Tiuram Mix
  • MBT Mix

Pannello 2

  • Quaternium 15
  • Resina Epossidica
  • Balsamo del Perù
  • Resina para-terziar-butilfenolformaldeidica
  • Carba Mix (gomma)
  • Etilendiamina
  • Benzocaina
  • Formaldeide 1%
  • Parafenilendiamina base 1%
  • Diaminodifenilmetano

Pannello 3

  • Crinolina Mix
  • Kathon C.G. 0,01%
  • Mercurio Ammonio Cloruro 1%
  • Timerosal 0,1%
  • Neomicina Solfato
  • Imidazolidinil-urea 1%
  • Parabeni mix
  • Mercaptobenzodiazolo 1%
  • Alcoli della Lanolina
  • Potassio Bicromato

Pannello 4

  • Profumi Mix
  • Metacrilato di Metile

Conclusioni

Scoprire di soffrire di allergia al nichel o di altre forme allergiche che provocano la dermatite da contatto significa dover rivoluzionare gran parte della propria vita. Per questo motivo, non appena si presentano sintomi come la dermatite prolungata – accompagnata da segnali pesanti come le criticità a livello gastrointestinale – risulta opportuno procedere con la diagnosi.

Il patch test rappresenta la scelta più sicura e rapida al proposito, oltre che un’opzione priva di qualsiasi pericolo per la salute. Se hai trovato utile questo post noi abbiamo raggiunto il nostro obiettivo e ti invitiamo a dirci cosa ne pensi nei commenti, per condividere con tutta la community informazioni importanti per chi soffre di dermatite allergica da contatto.

14 Comments

  1. chiara
  2. Francesca
  3. Sabrina
  4. Bianco Vincenzo
  5. filomena
  6. Sabrina
  7. Tonia
  8. Gianluca COLUCCI
  9. Valentina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.