Esame del liquido seminale: lo spermiogramma (parte prima)

I casi di infertilità negli ultimi anni sono aumentati, causa l’abbassamento della qualità della vita, i numerosi stress ai quali siamo sottoposti, il distacco da uno stile di vita naturale. L’infertilità di coppia può avere le più svariate cause di origine maschile o femminile e come in ogni condizione patologica si comincia sempre con esami di screening.

Oggi parleremo dell’esame di base del liquido seminale.

spermatozoi

 

(Due spermatozoi sulla superficie dell’ovulo. Falsi colori)

Lo scopo di tale esame non è solo quello di valutare se il campione in esame abbia le caratteristiche che lo rendono funzionale dal punto di vista del concepimento ma è anche un mezzo di diagnosi per eventuali altre patologie. Inoltre è un passaggio obbligato per chi voglia intraprendere un percorso di inseminazione artificiale.

Preparazione del campione

contenitori urine

 

(Contenitori sterili. La sterilità è necessaria anche perchè potremmo dover eseguire test batteriologici sul campione)

Il campione da studiare deve essere ottenuto tramite masturbazione e raccolto in un contenitore sterile, come quello delle urine. Un nota importante: poichè il contenuto in spermatozoi varia tra l’inizio e la fine del’eiaculato è bene raccogliere sempre tutto il campione emesso.

A questo punto, se già non ci si trova nel centro analisi è necessario consegnare il campione presso il laboratorio nel più breve tempo possibile e comunque non oltre l’ora dall’emissione. Importante è non far subire variazioni di temperatura al campione che dovrebbe rimanere sempre entro la temperatura corporea.

Alla consegna bisogna sempre comunicare l’ora dell’emissione e i giorni di astinenza rispettati (che dovrebbero essere almeno 4).

Gli operatori provvederanno quindi alla subitanea consegna al biologo che inizierà subito una serie di valutazioni.

Fase analitica

L’esame, come nel caso di quello delle urine, è suddiviso in diverse parti:

  • valutazione macroscopica del campione
  • esame chimico fisico
  • esame microscopico in vivo
  • esame microscopico morfologico

A questi esami, e comunque in centri altamente specializzati, è possibile aggiungere ulteriori esami quali la valutazione C.A.S.A (Computer Assisted Sperm Analysis ), il MAR test o il test di capacitazione di cui parleremo in prossimi articoli.

Valutazione Macroscopica del campione

Valori normali:

  • Colore: Bianco-grigiastro
  • Aspetto: Opalescente – torbido

In questa fase iniziale si valuta il colore e l’aspetto del campione. Il campione dovrebbe avere un colore bianco grigiastro ed essere opalescente / torbido. Campioni con aspetti acquosi spesso contengono pochi spermatozoi mentre un colore giallastro potrebbe essere indice di infezione

vie seminali

 

(Apparato riproduttivo maschile. Le fasi di valutazione macroscopica e chimico fisico fornisco importanti informazioni al medico su eventuali disordini di questo complesso sistema.)

 

Esame chimico fisico

Valori normali:

  • pH: 7.2-7.8
  • volume: 1,5-6 mL
  • viscosità: filanza < 3 cm
  • coagulo: presente all’eiaculazione
  • liquefazione: completa dopo 20 min

Vengono studiate la liquefazione, la viscosità, il pH ed il volume. La prima da un indice del ritorno alla fase liquida del campione dopo la naturale formazione di granuli gelatinosi. La viscosità si misura in centimetri di filanza e dovrebbe mantenersi sotto i 3 cm. Il pH valuta il livello di basicità del campione.

Nel prossimo post gli esami microscopici.

Dott.Mileto Carrubba

Biologo

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