Farmaci per il dolore: precauzioni d’uso

Mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori mestruali, dolori reumatici e muscolari…Dolore!!

Tutti noi, almeno una volta, abbiamo provato questa sgradevole sensazione e nessuno, credo, ci tiene a ripetere l’esperienza!! Per questo motivo non passa giorno senza che in farmacia si venda un farmaco antidolorifico…ma, pur essendo tanto diffusi e pubblicizzati, gli analgesici sono davvero così “indolori“??

dolore

Il dolore è sicuramente il nemico numero uno della ricerca farmacologica, e da molti anni abbiamo a disposizione molteplici “armi” per ridurre o abolire il dolore di ogni natura.

Qualche esempio?

Apriamo il nostro armadietto dei medicinali…la maggior parte di noi ci troverà almeno una confezione di Aspirina®, qualcuno avrà una scatola di Tachipirina® o magari un Moment® (tanto per citarne uno) per combattere il mal di testa.

Oltre a sapere che questi farmaci ci fanno passare il dolore, sappiamo anche quando NON li dobbiamo usare e quali effetti collaterali comportano?

Acido acetilsalicilico (ASA):

L’ASA (principio attivo dell’Aspirina) è efficace quando il dolore è lieve o moderato, alla dose di 350-600 mg ogni 4 ore.

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  • Occorre tenere presente che, già dopo una singola dose, questo farmaco inibisce in modo irreversibile la funzione delle piastrine, per quegli 8-10 giorni che costituiscono la durata di vita delle stesse. Per questa ragione finché le piastrine danneggiate non vengono sostituite con delle nuove, i pazienti che hanno utilizzato l’ASA hanno disturbi nell’emostasi e possono andare incontro a sanguinamenti profusi.
  • E’ importante ricordare la possibilità che anche una singola dose di ASA possa causare attacchi asmatici in pazienti sensibili.
  • Inoltre un uso prolungato può causare gastropatie o intossicazione da salicilati.  Gli effetti indesiderati osservati più frequentemente sono infatti a carico dell’apparato gastrointestinale con pirosi (sensazione di bruciore allo stomaco), dolore epigastrico, dolore addominale, vomito ecc.
  • Negli ultimi anni sono stati più volte descritti casi di sindrome di Reye in bambini al di sotto dei 15 anni, trattati con ASA come antipiretico (antifebbrile=riduce la febbre) in caso di malattie virali (come l’influenza o la varicella).

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La sindrome di Reye è una grave patologia che colpisce esclusivamente bambini e ragazzi sotto i 15 anni ed è caratterizzata da vomito e segni di progressivo deterioramento del sistema nervoso centrale (da svogliatezza a sonnolenza o alterazioni della personalità, confusione o delirio fino a convulsioni e coma), oltre aipoglicemia, e danno epatico.

La mortalità della sindrome di Reye è molto elevata (50%) e si comprende quindi come sia importante evitare l’uso di Aspirina (e simili) in bambini e ragazzi di età inferiore ai 16 anni, specie se sono in corso malattie virali che interessano le vie respiratorie ,durante le quali, peraltro, questa sindrome può intervenire anche indipendentemente dall’uso dell’ASA.

Dolore o effetti collaterali?

Nessuno dei due…possibilmente! 🙂

Il rispetto delle indicazioni contenute nel foglietto illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati: seguiamole o chiediamo il consiglio del nostro medico o farmacista…in questo modo otterremo l’effetto desiderato senza pericoli!

Nei prossimi articoli approfondiremo la conoscenza di Paracetamolo e FANS (Farmaci Anti-infiammatori Non Steroidei)…continuate a seguirci!

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