Quando le gambe diventano pesanti!

Le gambe rappresentano una parte fondamentale della bellezza e della femminilità di una donna. Non tutte le donne però possono sfoggiare “gambe da copertina”, anzi, molte di noi (ahimè, pochissime ne sono esenti) non sono soddisfatte delle proprie gambe e presentano qualche disturbo della normale funzionalità degli arti inferiori legata a stasi venosa, ovvero rallentamento della velocità del flusso sanguigno, che dai piedi scorre verso l’alto fino a raggiungere la cavità addominale.

Molto spesso si parla di disturbi venosi, ma non ci si sofferma sul risvolto psicologico che questa problematica ha sulla vita di relazione…non va infatti dimenticato che molto spesso gambe pesanti è anche sinonimo di gambe brutte!


“Ultimamente le mie gambe sono stanche e pesanti…”

In questo periodo non passa giorno senza sentire espressioni di disagio, ma anche di vera e propria sofferenza, legate agli arti inferiori.

Tutti i disturbi della fisiologica funzionalità del microcircolo sono più intensi al termine di una giornata nella quale si è rimasti in piedi molto a lungo, durante i giorni che precedono in ciclo mestruale e sicuramente durante l’estate, specialmente nelle giornate particolarmente calde! Nella stagione estiva, infatti, i disturbi della circolazione diventano più fastidiosi perchè il caldo tende a provocare dilatazione delle vene! Per questo la risalita del sangue è più difficoltosa (è più facile risalire un canale di diamentro uniforme che uno che presenta dilatazioni) e si fa più difficile il lavoro delle valvole che impediscono il reflusso del sangue verso il basso.

La sensazione di facile stancabilità delle gambe non dipende certo, come credono in molti, dallo scarso allenamento. Le gambe diventano stanche perchè la loro muscolatura non riceve la quantità di sangue adeguata e quindi l’ossigeno necessario per poter svolgere appieno il lavoro richiesto (salire le scale, fare footing, ma anche semplicemente camminare).

Quella delle gambe gonfie è una prerogativa dell’uomo (dovuta alla stazione eretta) ed in modo particolare del sesso femminile! Il sangue tende per forza di gravità a scendere verso il basso. E’ solo il tono delle vene e la spinta che proviene dalla muscolatura del polpaccio e dalla pianta del piede, aiutata dalle inspirazioni toraciche, a fare in modo che in sangue ritorni verso il cuore. Inoltre le valvole presenti all’interno delle vene servono proprio per aiutare il ritorno del sangue venoso. Quando però il sangue non riesce a risalire e si accumula all’interno della vena, sottoposta a tensione eccessiva la parete venosa diventa sempre meno resistente e tende a dilatarsi, perdendo la propria normale capacità di contenimento nei confronti del sangue: perdita del tono venoso.

Quali sono i  segnali che indicano un disturbo della funzionalità del microcircolo?

  • Gambe pesanti ed indolenzite, specialmente alla sera e dopo una prolungata permanenza in piedi;
  • vene che “affiorano”formando rilievi visibili sulla gamba;
  • capillari dilatati e quindi più visibili (ed inestetici);
  • gonfiore localizzato al di sotto delle caviglie. Le gambe sono più tese e rigide del solito;
  • formicolii, prurito e crampi muscolari al polpaccio, con improvvise sensazioni di calore.

Chi è maggiormente a rischio di gambe pesanti?

Sicuramente chi ha una predisposizione genetica rappresentata da una “debolezza” congenita della parete venosa; chi segue una cattiva alimentazione: ricca di grassi e povera di fibre, e quindi a rischio di sovrappeso con conseguente rapido affaticamento delle gambe e delle vene delle gambe. Inoltre la carenza di fibre dà origine a rallentato transito intestinale che può contribuire alla sensazione di pesantezza agli arti inferiori. Al circolo vizioso del sovrappeso e della carenza di fibra alimentare si deve aggiungere il fatto che molte persone fanno troppo poco esercizio fisico a causa della routine giornaliera. Purtroppo, trascurando l’esercizio fisico la pompa muscolare che, con il movimento aiuta in modo naturale la circolazione di ritorno dalle gambe, non viene attivata a sufficienza.

Sono moltissime le categorie di lavoratori a rischio di gambe pesanti: impiegati, commessi, baristi, artigiani, insegnanti e…si…anche farmacisti 🙁 Stare seduti ad una scrivania o in piedi per prolungati periodi di tempo dietro ad un bancone, favorisce la stasi ematica nelle vene delle gambe e, di conseguenza, lo sviluppo di disturbi venosi.

Anche chi è costretto a viaggiare per molte ore al giorno, in macchina, in treno o in aereo è a rischio di gambe pesanti. E’ infatti assolutamente sconsigliato rimanere immobili con le gambe piegate per lunghi periodi di tempo, soprattutto durante la stagione calda.

Non disperiamo! E’ possibile migliorare sensibilmente l’aspetto delle gambe con un pò di buona volontà e concedendo maggiore attenzione a queste parti del corpo! Nel prossimo articolo, qualche consiglio pratico!

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